
Antichi organi festival
NEL CUORE DEL FESTIVAL DEGLI ANTICHI ORGANI
Due concerti: Un classico barocco e un tardo romantico per aspettare Natale
sabato 4 dicembre Loreo - domenica 5 dicembre Lendinara
Due eventi musicali di altissimo livello culturale, e due organi storici completamente diversi per sonorità e tecnica costruttiva.
Per i titubanti dell’organo, questa è davvero l’occasione imperdibile per fare conoscenza con uno strumento dalle potenzialità sorprendenti.
Il “Gaetano Callido” del 1787, opera 239
di Loreo
Sul palcoscenico del festival sale uno strumento costruito dal più famoso organaro della “Scuola veneta”, Gaetano Callido (1727 – 1813) che nei contratti di committenza si definiva “Professor d’organi”; allievo diretto di Pietro Nacchini; nella propria bottega veneziana costruì, al ritmo di dieci strumenti all’anno, qualcosa come 430 organi a canne, la gran parte perduti.


Chiesa di Santa Maria Assunta in Loreo (Ro)
CONCERTO PER ORGANO E TROMBA
con Felix Marangoni alla consolle e Diego Cal alla tromba.
il concerto di Loreo è un classico per organo e tromba, dove i due strumenti dialogano tra loro in un repertorio di musica Barocca. L’organo Callido è coevo a questa estetica musicale per cui la sua fonica è esaltata dal programma. Distintive la sua intonazione generale cristallina, la struttura “razionale”, un solo manuale, il registro Principale (un registro è una serie di canne con lo stesso timbro) diviso in “bassi” e “soprani” dal suono avvolgente e delicato, ma corposo; i Flauti (le canne disposte a cuspide) sono puliti e penetranti.
Alla consolle di questa straordinaria “macchina da orchestra” il maestro Felix Marangoni, italo-austriaco, concertista e solista di organo e clavicembalo, membro di diverse formazioni musicali, docente di Pratica organistica e Canto gregoriano al conservatorio di Trapani.
In dialogo e in assolo c’è la straordinaria presenza del trombettista Diego Cal, che vanta collaborazioni con i più prestigiosi ensemble ed orchestre italiane e straniere, fra cui l’Orchestra di Padova e del Veneto nella quale ha ricoperto per vent’anni il ruolo di prima tromba solista; docente di Tromba moderna, rinascimentale e barocca al Conservatorio di Padova.
Il programma musicale parte da Albinoni (Concerto in Si bemolle op. 7/3) e prosegue con Bassani (Sonata da organo in Fa maggiore, per organo solista), Torelli (Concerto in Re maggiore G28), trascrizione di Bach su Marcello (Concerto in Re minore Bwv 974, per organo solista), Ziani per organo solo (Sonata in Do maggiore), Benedetto Marcello per organo solo (Fuga per organo in Mi minore), per finire con Telemann (Sonata in Re maggiore Twv 41).
Il Malvestio di Lendinara
L’organo di San Biagio viene costruito nel 1926 dalla Pontificia fabbrica organi Domenico Malvestio e figlio, organari padovani, che utilizzarono parte del materiale fonico del precedente organo, un Tonoli di metà Ottocento di Scuola lombarda.
Siamo in piena “Riforma ceciliana” ed un documento papale del 1903 (“Tra le sollecitudini” di papa Pio X) afferma che la liturgia deve abbandonare la musica operistico-teatrale e tornare al canto gregoriano e alla polifonia classica rinascimentale. Intanto cambiava il gusto musicale, avanzava la sinfonia delle orchestre europee e cambiava anche la tecnica costruttiva degli organi, passando dall’artigianalità alla produzione in serie. I Malvestio cercarono di adattare i nuovi strumenti al nuovo gusto e alle nuove direttive, ripulendoli dai registri operettistici.


Chiesa di San Biagio Lendinara (Ro)
CONCERTO PER ORGANO E SAX
con Alberto Barbetta, organo e Alessandro Juncos, sassofono
Il concerto di Lendinara è un insolito duetto tra uno strumento moderno come il sax (invenzione di fine Ottocento) ed uno strumento antico, il quale però, avendo una fonica che contempla registri tardo romantici si adatta benissimo ad un programma moderno, comprensivo della tradizione natalizia.
All’organo Alberto Barbetta, pluripremiato concertista e solista; al sassofono Alessandro Juncos, che collabora con vari compositori di musica contemporanea e fa parte del Tap saxophone duo col sassofonista Riccardo Fachinat.
Il programma musicale è una chicca imperdibile: da segnalare l’insolito duetto organo-sassofono nei brani di apertura, tre melodie gregoriane di De Lioncourt, in cui si mescolano stili e sonorità; ancora un incredibile Bach per sassofono, in una trascrizione con organo, che celebra il tempo di Avvento (Corale nun komm der heiden heiland) e a metà concerto, un’improvvisazione originale al sax di Juncos.
Per il resto, omaggio a Saint-Saëns nel centenario della morte (Il cigno), Esposito (La squilla di sera offertorio sull’Ave Maria di Lourdes, per organo solista), Rachmaninoff (Vocalize) e per finire, un pot-pourri di brani della tradizione natalizia.
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FESTIVAL ANTICHI ORGANI DEL POLESINE 2021
Un patrimonio da scoprire ed ascoltare
Edizione XVIII
concerti in programma
27 novembre 2021, ore 21
Polesella (Ro), Basilica della Bv Maria del Rosario
Organo Gaetano Callido, tipo “doppio”, 1797, n. op. sconosciuto
Ruggero Livieri, organo
4 dicembre 2021, ore 21
Loreo (Ro), Chiesa di S. Maria Assunta
Organo Gaetano Callido, 1787, n. op. 239
Felix Marangoni, organo
Diego Cal, tromba
5 dicembre 2021, ore 21
Lendinara (Ro), Chiesa di San Biagio
Organo Malvestio, 1926
Alberto Barbetta, organo
Alessandro Juncos, sassofono
12 dicembre 2021, ore 17.30
Ca’ Venier (Porto Tolle), Chiesa arc. di San Nicolò vesc.
Organo Giacomo Bazzani, 1887
Silvia Berto, organo
Eugenia Zuin, contralto
Giulio Baraldi, viola e viola d’amore
Cassandra Sozzo, flauto dritto
18 dicembre 2021, ore 21
Rovigo, Tempio della BV del Soccorso La Rotonda
Organo G. Callido, 1767, op. 34
Nicola Cittadin, organo
Marina Bartoli, soprano