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IL MIO NOME è TEMPESTA

IL MIO NOME É TEMPESTA
IL DELITTO MATTEOTTI

domenica 11 giugno 2023 ore 21.30
Fratta Polesine - Villa Badoer

Il Delitto Matteotti.
di Carmen Sepede
Vincitore della XVIII Edizione del Premio Matteotti - Presidenza del Consiglio dei Ministri

Regia Emanuele Gamba
con Diego Florio - Marco Caldoro - Giorgio Careccia - Domenico Florio - Mauro D'Amico
Compagnia Act di Campobasso.

PRENOTA

La storia
Ci sono eventi che cambiano profondamente la storia. Eventi per i quali c’è un prima e c’è un dopo. Il delitto Matteotti è uno di questi.

Una delle pagine più drammatiche e significative della storia del nostro Paese. Il 10 giugno 1924 il deputato del Partito socialista unitario Giacomo Matteotti, “Tempesta”, come veniva chiamato per il suo carattere irruento e coraggioso, fu rapito a Roma e ucciso da un gruppo di squadristi fascisti, guidati da Amerigo Dumini. Il suo corpo, sepolto frettolosamente, fu ritrovato solo due mesi dopo, in un bosco alla periferia di Roma.

Appena dieci giorni prima del rapimento, il 30 maggio 1924, nel suo celebre intervento alla Camera dei Deputati, Matteotti aveva attaccato duramente Benito Mussolini, denunciando i brogli elettorali, le intimidazioni e i pestaggi che avevano caratterizzato le votazioni del 6 aprile 1924, che avevano portato al potere il Partito fascista, arrivando a chiedere l’annullamento delle votazioni. Una sfida diretta al Duce, che era rimasto ad ascoltarlo con sguardo truce nell’aula di Montecitorio senza pronunciare una parola.

“Il mio discorso l’ho fatto – le parole che Matteotti rivolse ai compagni di partito al termine dell’intervento – Ora voi preparate il discorso funebre per me”. Parole che, rilette oggi, suonano come una profezia. Matteotti sapeva di rischiare la morte?

In maniera parallela all’attività politica, da giornalista, il deputato aveva denunciato una vicenda ancora più scottante: le presunte tangenti pagate dalla compagnia americana Sinclair Oil per ottenere la concessione delle trivellazioni petrolifere in Italia. Vicenda che, secondo accertamenti e ricostruzioni accurate, chiamava in causa il fratello del Duce Arnaldo Mussolini e, secondo alcuni storici, anche il Re Vittorio Emanuele III.

Una storia pericolosa che Matteotti aveva ricostruito in un articolo indirizzato alla rivista ‘English Life’ e della quale aveva parlato con la moglie, la poetessa Velia Titta, salutandola pochi minuti prima del rapimento.

 

Interpreti
Un dramma e un giallo, quello ricostruito nello spettacolo teatrale “Il mio nome è tempesta. Il delitto Matteotti”, scritto dalla giornalista Carmen Sepede, diretto da un regista di fama nazionale come Emanuele Gamba e portato in scena dalla Compagnia Act di Campobasso.

A interpretarlo tutti attori di esperienza teatrale e cinematografica: Marco Caldoro, Diego Florio, Gaetano Amato, Domenico Florio e Piero Grant.

Lo spettacolo
Lo spettacolo, di profilo culturale e didattico, ha ottenuto per la sua valenza la coproduzione della Fondazione Molise Cultura e il Patrocinio della Fondazione Giacomo Matteotti di Roma, oltre che il sostegno della Regione Molise, attraverso il bando ‘Turismo è cultura 2020’, Bando per lo sviluppo del Molise.

Lo spettacolo, messo in scena al Teatro Savoia di Campobasso in prima nazionale il 9 e il 10 giugno 2021, in occasione delle celebrazioni per la morte di Giacomo Matteotti, viene rappresentato in tanti teatri italiani e in importanti appuntamenti istituzionali.

Uno spettacolo che si rivolge sia alle scuole, per far conoscere agli studenti un avvenimento che ha segnato in maniera profonda la storia italiana del Novecento, che a un pubblico adulto, per stimolare la riflessione sui grandi temi del fascismo e dell’antifascismo, della lotta e della propaganda politica, sulla libertà di parola e sulla libertà di stampa.

Battaglie che Giacomo Matteotti ha combattuto tutte.

 


informazioni 376 1325840  www.progettoact.com - biglietto posto unico € 10

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