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Age Pride

Un terzo della popolazione italiana è composta da ultrasessantenni, hanno davanti decenni di vita ancora da vivere, non è mai successo prima. È una conquista o una condanna? Perché sia una conquista (un privilegio, una festa), bisogna liberarsi degli stereotipi, quelle «finte verità mai verificate, ma stabilizzate dalla ripetizione che ci rendono pavidi e conformisti». Sono le sbarre della gabbia che imprigiona il terzo e il quarto tempo della nostra carriera di esseri umani. Vanno divelte, per liberare la forza e l’intelligenza che l’accumularsi di anni, esperienze e consapevolezza ci hanno regalato. 

Age Pride è una requisitoria contro l’ageismo, tutto, anche quello introiettato, di cui spesso non ci rendiamo conto. È un manifesto contro lo stigma che colpisce chi non è piú giovane («Abbiamo vissuto troppo, sappiamo troppo per essere infilati a forza in una categoria»).

Ma soprattutto è l’invito, ben circostanziato e convincente, a una festa possibile: quella dell’orgoglio d’aver vissuto, della voglia di continuare il viaggio della vita, considerando ogni età un Paese Straniero, da attraversare con la curiosità che merita, non la tappa di una via crucis, da accettare, rassegnati.

Attraverso il racconto del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e spiega come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, possa trasformarsi in un alleato che ti consente una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore. 

 

L'autore

Lidia Ravera è nata a Torino. Giornalista e scrittrice, ha raggiunto la notorietà nel 1976 con il suo romanzo d’esordio Porci con le ali, manifesto di una generazione e longseller con tre milioni di copie vendute in quarant’anni (oggi nei Tascabili Bompiani, anche in versione graphic novel).

Ha scritto trenta opere di narrativa. Gli ultimi romanzi, Piangi pure (da cui è stato tratto lo spettacolo Nuda proprietà, diretto da Emanuela Giordano, con Paolo Calabresi e Lella Costa), Gli scaduti, Il terzo tempo, Avanti, parla, sono pubblicati da Bompiani, come la novella autobiografica Tempo con bambina e il racconto La somma di due (da cui è tratto lo spettacolo Sorelline di e con Marina Massironi e Nicoletta Fabbri, diretto da Elisabetta Ratti). Ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione.