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Renoir Palazzo Roverella

RENOIR
L'ALBA DI UN NUOVO CLASSICISMO

Mostra a cura di Paolo Bolpagni
25 febbraio  / 25 giugno 2023 - Rovigo, Palazzo Roverella

E’ una mostra davvero originale quella dedicata a “Renoir: l’alba di un nuovo classicismo”, curata da Paolo Bolpagni, e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Di Renoir, uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo, è messo a fuoco il momento successivo alla breve esperienza impressionista, quando l’artista, spinto da una profonda inquietudine creativa, decide di intraprendere, nel 1881, un viaggio in Italia.


Aperture
Weekend Pasquale 

ti aspettiamo:
Domenica 9 aprile dalle 9.00 alle 20.00
Lunedì 10 aprile dalle 9.00 alle 20.00

Aperture 
25 aprile e 1 maggio

ti aspettiamo:
Martedì 25 aprile dalle 9.00 alle 20.00
Lunedì 1 maggio dalle 9.00 alle 20.00

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EVENTI IN AGENDA - APRILE 2023

RENOIR - RENDEZ-VOUS
I miti antichi e la moderna classicità
25 marzo 2023, ore 17:00
Visita tematica con approfondimenti di cultura classica a cura di una docente esperta - Speciale adulti
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Un pomeriggio a Fontainebleau
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Laboratorio di pittura paesaggistica
Per bambini dai 5 ai 12 anni
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RENOIR - PROMENADES
L’Italia di Renoir
23 aprile 2023, ore 11:00
Visita tematica approfondimenti a carattere storico-artistico
Speciale adulti
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RENOIR - RENDEZ-VOUS
“Renoir, mio padre”
29 aprile 2023, ore 17:00
Visita tematica con letture sceniche a cura di un attore professionista- Speciale adulti
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RENOIR
lI viaggio in Italia
ebbe inizio a Venezia, dove a colpirlo furono soprattutto Carpaccio e Tiepolo (mentre già conosceva bene Tiziano e Veronese, ammirati e studiati al Louvre); che proseguì per brevi tappe a Padova e a Firenze; e che trovò una meta fondamentale a Roma. Qui Renoir fu travolto dalla forza della luce mediterranea e sviluppò un’ammirazione per i maestri rinascimentali.

Un’ulteriore tappa del viaggio fu il golfo di Napoli: Renoir scoprì le pitture pompeiane, fu rapito dalla bellezza dell’isola di Capri e quasi soggiogato dai capolavori antichi esposti nel museo archeologico. Infine andò a Palermo, dove incontrò Richard Wagner e lo ritrasse in un’opera divenuta famosa (ma non si può dire che fra i due scoccò la scintilla: anzi, il compositore gli concedette soltanto quarantacinque minuti di posa).

Il viaggio in Italia fu foriero di una sorta di rivoluzione creativa per l’artista, riverberandosi sul prosieguo della sua produzione, che culminerà, di fatto, nell’abbandono della tecnica e della poetica impressioniste, che avvenne prima dell’ufficiale scioglimento del sodalizio nel 1886.

Dalla joie de vivre delle scene di divertimento della borghesia parigina degli anni Settanta, Renoir passò quindi a uno stile aigre, aspro. Riprendendo anche la lezione di Jean-Auguste-Dominique Ingres, il pittore, allora poco più che quarantenne, recuperò un tratto nitido e un’attenzione alle volumetrie e alla monumentalità delle figure, nel segno di una sintesi che enucleò una personale forma di classicismo, mentre le tendenze dominanti viravano verso il Postimpressionismo da una parte e il Simbolismo dall’altra. 

Nei primi due decenni del Novecento Renoir passò poi a dar vita a un’arte che costituì, mentre si scatenavano le avanguardie, una precoce avvisaglia della nuova sensibilità che sarebbe divenuta dominante dopo il conflitto mondiale, dipingendo in un possente stile neo-rinascimentale, dove i toni caldi e scintillanti mutuati da Tiziano e da Rubens si coniugavano con i riferimenti a un’iconografia mitica e classicheggiante e con un’esaltazione della poetica degli affetti familiari. Renoir anticipava in tal modo vari aspetti del rappel à l’ordre: un lato meritevole di messa a fuoco, giacché quella che superficialmente è apparsa a non pochi come un’involuzione era, in realtà, una premonizione di molta della pittura e della scultura che si sarebbero sviluppate tra le due guerre.

LA MOSTRA
La mostra si concentrerà soprattutto su questa seconda fase della carriera di Renoir, a partire dal ritorno dal viaggio in Italia sino alle opere della vecchiaia, dapprima evidenziando vicinanze e tangenze con Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi, Giovanni Boldini e Medardo Rosso, italiani attivi a Parigi, e poi ponendo in risalto l’originalità di una produzione che non fu affatto attardata, ma che costituì uno dei primi casi quella “moderna classicità” che sarebbe stata perseguita da numerosi artisti degli anni Venti e Trenta, in maniera speciale in Italia, come sarà evidenziato dai confronti che saranno istituiti nelle sale di Palazzo Roverella. Per esempio con le sculture di Marino Marini e Antonietta Raphaël, e con i dipinti di Armando Spadini, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Arturo Tosi, Filippo de Pisis, Luigi Bartolini, Enrico Paulucci.

Sarà dunque posta al centro dell’indagine la produzione di Pierre-Auguste Renoir a partire dagli anni Ottanta del XIX secolo, che segnò l’inizio di un progressivo allontanamento dall’esperienza impressionista.

La mostra seguirà poi l’evoluzione della sua pittura nei successivi sviluppi, dalla monumentalità classicheggiante e “neorinascimentale” delle figure ai paesaggi della Provenza e della Costa Azzurra, indagando sia i rapporti con altri artisti, sia le “assonanze” con chi, nel periodo del “ritorno all’ordine”, ne mediterà e assimilerà la lezione.

In mostra il percorso prenderà avvio da un capolavoro della stagione impressionista di Renoir, il grande studio preparatorio a olio su tela del celeberrimo Moulin de la Galette, per misurarne poi la deviazione via via sempre più netta da quel linguaggio. Non mancherà il fil rouge del racconto biografico delle vicende personali dell’artista, anche sulla falsariga della biografia che il figlio Jean, celebre regista, dedicò al padre all’inizio degli anni Sessanta del Novecento (Pierre-Auguste Renoir, mon père).

Visite guidate a presidio  
Scopri Renoir accompagnato da una guida di Palazzo Roverella per rendere ancora più unica la tua esperienza.
Tutti i sabati, domeniche e festivi alle ore 10.30, 12.00, 15.30, 16.30, 17.30
Costo: 6 € a persona + biglietto d’ingresso ridotto

 


Pierre-Auguste-Renoir.-Le-Moulin-de-la-Galette

Renoir La Baigneuse blonde

LOGHI-RENOIR

info
www.palazzoroverella.com

tel. 0425460093

Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499; www.studioesseci.net

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