
RIGOLETTO
opera in tre atti
musiche di Giuseppe Verdi
libretto di Francesco Maria Piave
DATE EVENTO
merc.16 novembre 2022 ore 16.00 TEATRORAGAZZI
ven.18 novembre 2022 ore 20.30
dom.20 novembre 2022 ore 16.00
giov. 17 nov. 2022 ore 18.00
ROVIGO CITTA' CHE LEGGE AL RIDOTTO
presentazione dell'opera a cura di Sebastiano Rolli e Giuseppe Emiliani
Maddalena Dal Maso,Vittorio Romanin, Lucia Pavarin, Gaia Areggi, allievi del Liceo Scientifico Paleocapa, leggeranno parti del libretto dell'opera.
PERSONAGGI E INTERPRETI
Il Duca di Mantova Marco Ciaponi
Rigoletto Sebastian Catana
Gilda Yulia Merkudinova
Sparafucile Antonio Di Matteo
Maddalena Martina Belli
Giovanna Alice Marini
Monterone Nicolò Ceriani
Marullo Alex Martini
Matteo Borsa Emanuele Giannino
Il Conte di Ceprano Emil Abdullaiev
La Contessa di Ceprano Andreina Drago
Un usciere di corte Romano Franci
Un paggio della Duchessa Andreina Drago
maestro concertatore e direttore d’orchestra Sebastiano Rolli
regia Giuseppe Emiliani
scene Federico Cautero per 4Dodo
costumi Stefano Nicolao
Orchestra di Padova e del Veneto
Coro Lirico Veneto
maestro del coro Flavia Bernardi
Nuovo allestimento
Realizzazione scene Laboratori Scenografici del Teatro Sociale Rovigo
Coproduzione
Bassano Opera Festival,
Teatro Verdi di Padova, Teatro Mario del Monaco di Treviso e
Teatro Sociale di Rovigo

Giuseppe Emiliani, regista

Sebastiano Rolli, direttore d'Orchestra
“«Rigoletto è un’opera dominata dalla solitudine. È solo Rigoletto, un padre animato da un amore divorante ed egoistico. – spiega il regista Giuseppe Emiliani – Nemmeno il Duca sfugge alla solitudine della sua libidine malata. Solitudine tragica è quella di Gilda, vittima di un amore sbagliato nei confronti di un libertino senza cuore e vittima dell’egoismo di un padre-padrone».
«Con lo scenografo Federico Cautero e il costumista Stefano Nicolao, abbiamo condiviso un rigore formale che mira all’essenzialità per meglio esaltare la musica e il canto. Abbiamo creato atmosfere senza fronzoli inutili con l’intento di ottenere un equilibrio tra tutti gli elementi (canto, scena, recitazione, costumi) senza che uno prevalga sugli altri. Creando un impianto scenico ricco di suggestioni visive, quasi cinematografico, con evidenti rimandi a Mantova, città delle nebbie e degli affreschi sensuali di Giulio Romano»
Ambientata a Mantova e nei suoi dintorni, nel secolo XVI, l’opera inizia con una festa al palazzo ducale, si svolge nel giro di pochi giorni, e finisce, come ogni dramma lirico che si rispetti, con una morte. Rigoletto, deforme e pungente buffone di corte, che si burla con cattiveria di tutti e trama, all’occasione, scherzi e vendette crudeli, ha una figlia segreta, che è la luce dei suoi occhi, avuta dalla donna amata ormai morta. Duro e crudele con tutti, con la figlia Gilda, Rigoletto è un padre premuroso e si preoccupa di tenerla lontana dal mondo corrotto della corte. Tuttavia, per uno scherzo del destino la ragazza diventata oggetto dell’attenzione del suo giovane padrone, il Duca di Mantova, libertino impenitente.
Rigoletto è la prima opera della cosiddetta Trilogia popolare (Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata) che suggellò la fama di Verdi. Un’opera rivoluzionaria, con la quale il grande compositore impresse un’accelerazione alla riforma dell’opera romantica italiana, soprattutto sulla costruzione drammaturgica, che raggiungerà poi il suo culmine con Otello e Falstaff, le due ultime opere del Maestro.

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