
TRA LE GUERRE E IL DESIDERIO DI PACE
Per un risveglio delle coscienze
domenica 28 gennaio 2024 dalle 8.30
Rovigo via G.Pascoli 51
Convention 36° anno
Sala S.Bellino del Seminario vescovile S.Pio X
ore 8.30 Celebrazione Eucaristica
ore 12.15 Dibattito

ore 9.30
Guerre e Pace
Livio Ferrari
Presidente Centro Francescano di Ascolto

ore 10.00
Pace nei quartieri e dentro
di noi
don Tonio Dell'Olio
Presidente della Pro Civitate Christiana di Assisi e Commisione Spirito di Assisi

ore 11.15
L'orrore della guerra visto da vicino
Nello Scavo
Inviato speciale di "Avvenire" Scrittore
Il tema della convention del Centro Francescano di Ascolto-odv, nel suo trentaseiesimo anno di vita, è legato a questo periodo della storia umana che stiamo vivendo che è segnato in modo indelebile dalle guerre, tra quelle più conosciute, come è per l’Ucraina e la Palestina, a quelle semi-nascoste e lasciate agli interessi dei Paesi ricchi. Attualmente, purtroppo, nessun continente è estraneo a interventi armati e violenze, le guerre in corso sarebbero 59, un numero che corrisponde al livello più alto di conflitti mai raggiunto dal 1945.
Nel 2022 l’Onu ha mappato la presenza di circa 2 miliardi di persone che vivevano in aree interessate da scontri armati e, anche per questo, il 13 settembre scorso il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha inviato un messaggio intitolato “Per le persone. Per il pianeta. Impegniamoci tutti per la pace”, in cui afferma che “mentre ci riuniamo oggi, la pace è sotto attacco nelle comunità, nei Paesi e le le regioni”.
La cattiveria umana non tende a diminuire nonostante i secoli di storia alle spalle e, perciò, alle tante nefande esperienze già vissute che dovrebbero aprire squarci di luce nei cervelli di tanti governanti che continuano però ad essere ottenebrati dalla sete di potere a qualunque costo.
Oggi, secondo papa Francesco, siamo chiamati ad incamminarci lungo le strade di un nuovo incontro: “percorsi di pace che conducano a rimarginare le ferite. C’è bisogno di artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia”.
La parola biblica “shalom” indica una condizione di pienezza di vita che la violenza distrugge e annienta alla radice. Ed è proprio una riflessione radicale quella che viene da Papa Francesco che dispiega il suo insegnamento sulla necessità della fraternità e l'assurdità della guerra. Parole intrise della sofferenza delle vittime in Ucraina, dei volti di quanti hanno patito il conflitto in Iraq, delle vicende storiche di Hiroshima, fino all'eredità, purtroppo inascoltata, dei due conflitti mondiali del novecento.
La pace, comunque, è molto più della semplice assenza di guerra.